Dietro le quarte – Gli ultimi capitoli

Per quanto mi riguarda gli ultimi capitoli sono sempre una sofferenza. E non è perché mi dispiaccia lasciare i personaggi a cui sono tanto affezionata, proprio no, è che mi piacerebbe scorrerli con la velocità del lettore, non con la lentezza pachidermica dello scrittore.

A questo punto della scrittura arriva il momento in cui devo sottopormi a qualunque trucchetto mi venga in mente, darmi premi, andare a scrivere in un bar (come suggerisce Natalie Goldberg in Scrivere Zen) e sto seriamente considerando la biblioteca!

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Il motivo alla base di questa crisi legata agli ultimi capitoli credo dipenda dal fatto che, giunta a questo punto, per me la storia è già praticamente finita. Sì, manca l’ultimo climax, certo, ma l’ho pensato e ripensato tante di quelle volte che è come averlo già scritto (magari…). Di conseguenza inizio inevitabilmente a pensare al prossimo romanzo che scriverò, o ai prossimi. La mia mente si popola di mille storie più interessanti (che sono semplicemente più nuove, ma tant’è) e significative di quella che sto scrivendo.

Ma come si dice: ‘Every relationship is work’ e quella con un romanzo è certamente una relazione a tutti gli effetti.

Quindi, ehm, ora mi rimbocco le maniche, pubblico questo post… e mi metto a scrivere 😛

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