Dietro le quarte – Vaneggiamenti sull’anima gemella

Riflettendo sull’amore, perché in fondo chi non riflette sull’amore, sono finita a pensare a Fruttero e Lucentini, che scrivevano insieme dei gran gialli e gestivano la collana Urania dei tempi d’oro. Erano entrambi sposati (credo) ma mi piace pensare che fossero in qualche modo anime gemelle. Questo mi ha fatto pensare all’antica Grecia, dove gli uomini si sposavano per procreare ma l’amore vero lo cercavano fuori casa, con un altro uomo (o talvolta un ragazzino…) Ecco allora la riflessione è questa: non chiediamo un po’ troppo dal nostro compagno/compagna in questi tempi moderni? E troppo a noi stessi?  Vogliamo trovare ed essere persone attraenti, innamorate, fedeli, che supportino e capiscano l’altro e i suoi sogni e che partecipino anche di questi sogni. A questo si aggiungono caratteristiche variabili a seconda delle preferenze personali, per me ci vuole una persona acculturata, divertente, sciolta, che ami la musica classica (caratteristica imprescindibile :P)… Ma non è una roba un po’ da matti? Boh. Vabeh. Torno a leggere Stephen King.

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