Mi ha colpito come possono colpire le prese di coscienza improvvise, quel momento di gestalt in cui i pezzi di un mosaico che nemmeno pensavi essere un mosaico improvvisamente s’incastrano.
L’adolescenza è la mia ossessione, che ritorna sempre nelle storie che scrivo, che cerco senza nemmeno essere consapevole nelle storie che leggo, nelle serie tv che guardo, nel lavoro che faccio.
L’adolescenza, perché ha una caratteristica che rispecchia perfettamente il mio “codice psicologico” (nella mia personalissima concezione, l’equivalente immateriale del codice genetico): l’adolescenza è incastrata tra due mondi, quindi è essa stessa un mondo parallelo, che a livello narrativo si può declinare e modellare e manipolare.
Da quando ho pensato questa roba qui… mi è venuta un’idea di trama che potrebbe anche essere interessante… chissà 🙂