Mi sono iscritta (solo perché era gratis) a uno di quei corsi di crescita personale per invasati che una volta (leggi: pre-covid) si facevano negli stadi e la gente finiva a camminare sui carboni ardenti (letteralmente). Troppe parentesi? Probabilmente. In ogni caso mi sono iscritta, perché era gratis su Facebook. Poi non l’ho seguito. In teoria dovevano essere 2 ore a botta per 5 giorni di fila. Però le dirette Facebook restano come video, quindi una volta che ero stanca di guardare Lost – Siamo onesti, la verità è che sto cercando di disintossicarmi dalle serie tv – ho iniziato a guardare il primo dei 5 video.
Inizia con un conto alla rovescia di mezz’ora. Meno male che non l’ho guardato in diretta. Poi c’è una tipa che fa una grande introduzione di questo guru del coaching. Poi c’è un personal trainer che fa vedere un paio di esercizi. Poi, finalmente, arriva il guru in persona, che sembra un tizio simpatico e ha un cappellino da baseball.
L’atmosfera è molto energetica, e infatti l’energia è il punto principale di tutta la questione. Già nei primi minuti, non mi vergono ad ammetterlo, assorbo qualche idea interessante.
Poi il guru si mette a dire che ha passato la notte a leggere i messaggi della gente iscritta al gruppo (Facebook) e a guardare i video pubblicati dai partecipanti. Io: doubt it. Poi, per dimostrare che ha davvero letto i messaggi e guardato i video, ne elenca alcuni, dice di essere rimasto colpito… non si ricorda il nome (comprensibile, no? Nel gruppo ci sono migliaia di commenti, centinaia di migliaia di iscritti), controlla su un bigliettino, legge: Lisa… attimo di esitazione… kidney?
“Kidney”, in inglese, significa “rene”.
No, si corregge, Lisa Surname, che vive in Australia e sta lottando con un cancro a un rene. E va avanti col suo elenco, e va avanti col suo show, e la gente grida quando lui dice di gridare, e applaude e balla e salta eccetera.
Alcune delle persone che seguono il corso/seminario hanno pagato dei soldi e anziché mischiarsi alla massa informe degli spettatori su Facebook, sono su Zoom, e stanno in questo megaschermo fatto di piccoli schermini e ogni tanto lui ne chiama fuori uno perché condivida la sua esperienza, per interagire come se si fosse offline.
Sono alla terza puntata su cinque, adesso. Lisa Kidney non è ancora stata chiamata.