Ma non ho la forza di scriverti qualcosa di sensato, riesco a malapena a sopravvivere. Tu vorresti che io, nella mia mente umana, in questo momento tenessi in equilibrio centinaia di contrappesi su fili di ragnatela e li facessi danzare per te. Ma la mia vita reale sta per cambiare, completamente, di nuovo. Nel mio corpo di nuovo ho il cuore in subbuglio. Può vomitare?
Vomito cardiaco: espulsione di sentimenti per eccesso d’incertezza.
Che stronzata, non penso altro che stronzate. La gente ama l’amore, o odia l’amore (me inclusa), insomma l’amore tira, perché tutti amano, o odiano, l’amore. Bisognerebbe scrivere d’amore.
Sono troppo attaccata alla mia vita, ecco il problema, non riesco a staccarmi, soffro a staccarmene, è come se avessi tutti i sensi all’erta e non volessi distrarmi per paura di mancare qualcosa d’importante. Ma davvero, amica mia, che cosa diavolo sta succedendo d’importante, qui?
Ruggine, dovrei lavorare a Ruggine, almeno ho già qualcosa di pronto. Proporlo alla Bottega, che non so nemmeno più se voglio fare. Mi candiderò, certo. Con Ruggine? Devo modificare Ruggine.
Fare di Laila un personaggio differente, ma cambierà probabilmente iniziando a scriverla. Cambierà in conformità con me.